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Errore medico e morte del paziente: il Tribunale propone un risarcimento da 580.000 euro ai familiari

  • Immagine del redattore: Studio Legale Mazzeo
    Studio Legale Mazzeo
  • 15 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

La sentenza in sintesi

  • Caso: Un paziente è deceduto dopo essere stato sottoposto a interventi chirurgici d’urgenza. I familiari hanno contestato l’inadeguatezza dell’assistenza sanitaria ricevuta presso una struttura sanitaria pubblica.

  • Esito: Il Tribunale, sulla base della consulenza tecnica e degli atti processuali, ha formulato una proposta conciliativa di 580.000 euro complessivi, da ripartire tra i familiari della vittima.

  • Implicazioni: Il provvedimento sottolinea come l’errore sanitario e la mancata tempestività delle cure possano generare gravi responsabilità e che i familiari della vittima hanno diritto a un risarcimento, anche in sede conciliativa.


La vicenda: un caso di responsabilità sanitaria con esito fatale

Il Sig. Pasquale S. era stato ricoverato presso una struttura sanitaria pubblica e sottoposto a due interventi chirurgici d’urgenza. In seguito a un peggioramento delle sue condizioni, è deceduto. I familiari, ritenendo che il decesso fosse riconducibile a una gestione clinica inadeguata e a un intervento tardivo, si sono rivolti allo Studio Legale Mazzeo per ottenere giustizia.

Nel corso del procedimento, sono state acquisite prove testimoniali e una consulenza tecnica d’ufficio, che ha analizzato nel dettaglio l’intero percorso assistenziale.


I principi evidenziati nella proposta del Tribunale

A seguito di un'accurata fase istruttoria in cui si è indagato, anche tramite l'ausilio di specialisti medicolegali, circa le cause del decesso e l'eventuale responsabilità di medici e della struttura ospedaliera il Giudice ha formulato una proposta conciliativa ai sensi dell’art. 185-bis c.p.c., basata sulla documentazione acquisita e sulla CTU, finalizzata ad evitare l’aggravarsi della lite e i costi connessi a una sentenza;

  • Proposto un risarcimento complessivo di 580.000 euro, così ripartito:

    • 200.000 € al fratello della vittima

    • 200.000 € alla madre

    • 90.000 € alla figlia

    • 90.000 € alla sorella


Cosa significa questa proposta per i familiari delle vittime di malasanità

Il provvedimento dimostra che la responsabilità sanitaria non si esaurisce nella gestione clinica, ma si estende anche alla capacità di prevenire danni gravi e irreversibili attraverso una diagnosi tempestiva e una corretta valutazione del quadro clinico.

La sentenza riafferma inoltre il ruolo della consulenza legale nella raccolta delle prove, nella valutazione dei margini di responsabilità e nella tutela dei diritti dei familiari, anche in sede di conciliazione.


Se ritieni che un tuo familiare abbia subito un danno ingiusto a causa di un errore sanitario, è importante agire con tempestività. Lo Studio Legale Mazzeo è a tua disposizione per offrirti consulenza e supporto in ogni fase del percorso legale.


 
 
 

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