Malattie professionali INAIL: guida completa per ottenere il riconoscimento
- Studio Legale Mazzeo

- 2 dic
- Tempo di lettura: 3 min

Le malattie professionali rappresentano una delle aree più complesse dell’infortunistica sul lavoro: richiedono conoscenze tecniche, valutazioni medico-legali approfondite e un’accurata ricostruzione del nesso causale tra attività lavorativa e patologia.
Questa guida offre una panoramica completa dell’iter INAIL, spiegando differenze, prove necessarie e strategie per affrontare al meglio un eventuale ricorso.
1. Che cos’è una malattia professionale
La malattia professionale è una patologia causata dall’esposizione prolungata a fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro o connessi alle mansioni svolte.Rientrano in questa categoria, ad esempio:
problemi muscolo-scheletrici dovuti a posture usuranti
patologie respiratorie da esposizione a polveri o agenti chimici
ipoacusie da rumore
dermatiti da contatto
malattie tumorali correlate ad agenti cancerogeni
La disciplina di riferimento è il D.P.R. 1124/1965 e le tabelle aggiornate dal Ministero del Lavoro e dall’INAIL.
2. Malattie tabellate e non tabellate: cosa cambia davvero
Malattie tabellate
Sono quelle elencate nelle tabelle ministeriali, che associano automaticamente la patologia a specifiche attività lavorative.Se il lavoratore rientra nei requisiti indicati, opera una presunzione di origine professionale, che semplifica notevolmente il riconoscimento.
Malattie non tabellate
Non compaiono nelle tabelle.In questi casi il lavoratore deve dimostrare il nesso causale tra lavoro e patologia, tramite documentazione sanitaria, storia lavorativa, accertamenti tecnici e consulenze medico-legali.
In sintesi:
Tabellate: iter più rapido e presunzione favorevole
Non tabellate: serve una prova medico-scientifica più solida
3. Obblighi del lavoratore e del datore di lavoro
Il lavoratore deve:
segnalare tempestivamente sintomi e sospetti
rivolgersi al medico per certificazione e diagnosi
consegnare la documentazione al datore di lavoro
Il datore di lavoro deve:
inviare la denuncia all'INAIL
fornire informazioni su mansioni, rischi e esposizioni
conservare registri espositivi, schede di sicurezza e DVR
rispettare le norme sulla prevenzione (D.Lgs. 81/2008)
4. Denuncia e domanda di riconoscimento all’INAIL
La denuncia all’INAIL costituisce domanda ufficiale di prestazione.L’Istituto apre il fascicolo e acquisisce:
certificati medici e referti specialistici
storia clinica e lavorativa
documentazione aziendale
eventuali rilievi ambientali
Nei casi tabellati, rispettare i termini temporali previsti è essenziale.
5. Accertamento medico-legale e prova del nesso causale
L’INAIL effettua visite medico-legali per:
confermare o escludere l’origine professionale
valutare il grado di invalidità
quantificare il danno biologico
Per le malattie non tabellate, possono essere richiesti esami aggiuntivi, perizie specialistiche o approfondimenti.
Strumenti probatori utili:
cartelle cliniche
documentazione lavorativa dettagliata
studi epidemiologici
consulenze medico-legali di parte (CTP)
eventuali CTU giudiziarie
6. La decisione dell’INAIL
Conclusa l’istruttoria, l’INAIL può:
riconoscere la malattia professionale
riconoscerla solo in parte
rigettare la domanda per mancanza di nesso causale o requisiti
Il lavoratore ha diritto a ricevere copia completa del fascicolo.
7. Ricorso amministrativo: tempi e modalità
Se il provvedimento è negativo o incompleto, è possibile presentare ricorso amministrativo entro 60 giorni.Il ricorso viene analizzato dal Comitato Provinciale INAIL, che ha 150 giorni per decidere.
In caso di silenzio-rigetto si può procedere con il ricorso giudiziario.
8. Ricorso giudiziario davanti al Tribunale del Lavoro
Il ricorso al Tribunale deve essere proposto entro i termini di legge (di norma tre anni dalla notifica).
In giudizio:
il giudice può disporre una CTU per valutare la malattia
sono fondamentali documentazione tecnica, consulenze di parte e testimonianze
è possibile ottenere riconoscimento integrale e arretrati
9. Strategie difensive efficaci e raccolta delle prove
Per aumentare le probabilità di successo è necessario:
raccogliere tutta la documentazione sanitaria
ricostruire nel dettaglio la storia lavorativa
recuperare schede di sicurezza, registri e DVR
effettuare consulenze specialistiche e visite mirate
dimostrare esposizioni e rischi con documenti tecnici
costruire una prova medico-scientifica coordinata
Il supporto combinato di avvocato e medico legale è spesso determinante.
10. Conclusioni: perché rivolgersi a uno studio legale specializzato
Il riconoscimento di una malattia professionale INAIL richiede competenze tecniche e giuridiche avanzate.Molte domande vengono rigettate per:
mancanza di documenti
errori procedurali
nesso causale non dimostrato
percentuali di invalidità sottostimate
Lo Studio Legale Mazzeo assiste da anni i lavoratori in ogni fase: denuncia, istruttoria, ricorso amministrativo e giudizio, con il supporto di consulenti medico-legali qualificati.
Se sospetti che la tua patologia sia connessa al lavoro o hai ricevuto un rigetto dall’INAIL, contattaci per una valutazione gratuita. Una consulenza tempestiva può fare la differenza.



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