Responsabilità medica: la sentenza che riconosce i diritti delle famiglie delle vittime
- Studio Legale Mazzeo
- 30 gen
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La sentenza in sintesi
Caso: La famiglia di un paziente deceduto ha contestato l’assistenza sanitaria ricevuta, ritenendola inadeguata.
Esito: Il Tribunale ha condannato la struttura sanitaria a un risarcimento di oltre 680.000€ per danni patrimoniali e morali.
Implicazioni: La decisione ribadisce che errori diagnostici o terapeutici possono comportare responsabilità civili per medici e strutture sanitarie.
La vicenda: un caso di malasanità
Il Sig. U.S., ricoverato presso una struttura sanitaria per accertamenti e trattamenti legati a una patologia oncologica, non ha ricevuto una diagnosi tempestiva e corretta. Questo ha comportato un trattamento tardivo e inefficace, contribuendo al suo decesso.
I familiari, assistiti dallo Studio Legale Mazzeo, hanno avviato un’azione legale per ottenere giustizia e un risarcimento.
I principi stabiliti dalla sentenza
Il Tribunale ha evidenziato elementi fondamentali:
Errore diagnostico: È stato accertato che il paziente avrebbe potuto beneficiare di un trattamento più efficace con una diagnosi tempestiva che avrebbe incrementato enormemente le possibilità di rimanere in vita.
Danno catastrofale e da perdita parentale: Il risarcimento ha incluso sia i danni subiti dal paziente sia quelli derivanti dalla sofferenza per la perdita del rapporto parentale per i familiari.
Necessità di protocolli adeguati: La sentenza ha sottolineato l’importanza di un’accurata gestione diagnostica e terapeutica.
Cosa significa questa sentenza per i cittadini
Questa decisione rappresenta una tutela per i pazienti e le loro famiglie, dimostrando che gli errori medici non devono restare impuniti. È fondamentale affidarsi a legali esperti per ottenere giustizia.
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